Coldiretti Giovani Impresa Vicenza si riunisce a Lonigo per programmare gli impegni futuri con entusiasmo e con la solita carica
Bilancio positivo per i primi sei mesi del 2024, appassionanti e pieni di entusiasmo per i Giovani di Coldiretti Vicenza, che hanno preso parte alle diverse sfide proposte dall’Associazione a livello provinciale, regionale e nazionale.
“Da quando lo scorso anno il nuovo Comitato si è insediato, – commenta la delegata vicentina di Coldiretti Giovani Impresa, Ilaria Pizzolato – il nostro impegno è stato ininterrotto. Il dialogo e confronto continuo al nostro interno, infatti, ci ha permesso di essere in prima fila nelle diverse sfide proposte dall’Associazione con grande attenzione ed intraprendenza, portando il nostro punto di vista e le idee che ciascuno di noi ha maturato, anche grazie al proprio impegno imprenditoriale nei diversi settori”.
Con questo spirito i numerosi under 30 della provincia di Vicenza, in questi mesi hanno preso parte alle manifestazioni che Coldiretti ha promosso nei sit-in a Bruxelles, per chiedere al Parlamento europeo norme più rispettose dell’agricoltura e di chi vi lavora, ma anche nella mobilitazione al Brennero, per dire stop all’invasione di cibo straniero spesso venduto come nazionale, con l’avvio di una grande raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea, e nelle ultime settimane la partecipazione attiva al Villaggio Coldiretti a Venezia, una manifestazione dedicata alla biodiversità e alla sostenibilità dell’agricoltura Made in Italy.
“Queste sono soltanto alcune delle attività che ci hanno visto protagonisti – prosegue la delegata Pizzolato, dopo avere lodato la militanza dimostrata dai giovani imprenditori vicentini – ma ci attendono numerose altre battaglie, già nelle prossime settimane, che vanno dal contrasto alle pratiche sleali, per non scendere mai sotto ai costi di produzione, all’obbligo di etichettatura su tutti i prodotti. In breve, chiediamo alla nuova Commissione europea un cambio di passo sulle politiche del cibo, sul Nutriscore e sulla direttiva packaging”.
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