Nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo: 20 miliardi di euro alle imprese del Veneto per investimenti, innovazione e credito
Oggi a Vicenza si è svolto un incontro territoriale per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende della provincia di Vicenza. Focus congiunto su investimenti, filiere strategiche ad alto potenziale e solidità finanziaria: i fattori chiave per la crescita delle imprese. Beltrame Giacomello ha sottolineato l’importanza di risorse concrete per accompagnare le imprese nelle trasformazioni necessarie e consolidare la competitività di un territorio riconosciuto per eccellenza manifatturiera e capacità innovativa.
Balbo ha dichiarato: “Mettiamo a disposizione delle imprese venete 20 miliardi di euro per investimenti nella crescita, nella transizione sostenibile e nell’innovazione, fattori imprescindibili per la competitività. Nei primi sei mesi del 2025 in Veneto abbiamo erogato circa 2 miliardi di euro a famiglie e imprese”.
Si è svolta oggi a Vicenza la presentazione del nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane, sottoscritto lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Grazie a questo accordo, la Banca mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 20 miliardi per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo del Veneto, cogliendo le opportunità di Transizione 5.0 e intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Confindustria e la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, promuovono un processo di condivisione dell’accordo su tutti i territori, favorendo il coinvolgimento delle PMI associate. Durante l’incontro, Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, e Barbara Beltrame Giacomello, presidente di Confindustria Vicenza, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure introdotte e si sono confrontati sulle strategie di sviluppo e competitività delle imprese vicentine.
Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti, e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani.
Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009, che ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa, accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto ha consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese, prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy.
Le novità riguardano:
- Gli investimenti su filiere strategiche e nuovi modelli produttivi ad alto potenziale, con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita.
- L’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0.
- L’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico.
- Il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese.
- Piano per l’Abitare Sostenibile.
Barbara Beltrame Giacomello ha affermato: “L’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo mette a disposizione risorse importanti per sostenere le imprese in una fase di profonda trasformazione. Vicenza ha una manifattura avanzata e una forte vocazione all’export: le nostre aziende sono riconosciute per qualità e capacità innovativa e grazie a questa collaborazione, le imprese avranno le risorse necessarie per consolidare la propria competitività.”
Cristina Balbo ha aggiunto: “Mettiamo a disposizione delle imprese venete 20 miliardi di euro per accelerare la crescita, la transizione sostenibile e la digitalizzazione.”
Lo scenario macroeconomico (a cura Research Department Intesa Sanpaolo)
L’economia italiana mostra segnali di resilienza alle numerose tensioni e crisi geopolitiche, grazie alla forza del sistema manifatturiero e solidità del sistema bancario. Il recupero del potere d’acquisto delle famiglie porterà a maggiori consumi, e tassi di interesse più contenuti favoriranno gli investimenti. A livello settoriale, la crescita nel 2026 sarà favorita da servizi avanzati, turismo, sanità e logistica. La provincia di Vicenza può contare sulla competitività nell’introduzione di nuove tecnologie nel manifatturiero.
La situazione è complessa nel manifatturiero automotive, che coinvolge molte imprese come fornitori Tier 2. L’accordo tra Stati Uniti ed Europa ha già portato a una contrazione delle esportazioni verso gli USA per alcuni settori.
Le prove indicate nell’indagine sui riscontri delle imprese suggeriscono che la qualità delle produzioni italiane rappresenta un vantaggio competitivo. Inoltre, la gestione dei rischi è sempre più importante in un contesto complesso e incerto. Le imprese che investono in innovazione vedranno significativi vantaggi in termini di produttività.




