Innovazione sostenibile per l’outdoor: il progetto italo-austriaco EcoGRIP debutta alla fiera europea degli sport di montagna
Ad AlpinMesse, la più grande fiera europea dedicata agli sport di montagna, sono stati presentati in anteprima i risultati di EcoGRIP, progetto di ricerca applicata che promette di ripensare il futuro delle calzature outdoor. L’iniziativa, co-finanziata dal Programma Interreg VI-A Italia Austria 2021-2027, mira a dimostrare che alte prestazioni e minor impatto ambientale possono viaggiare di pari passo. Alla fiera di Innsbruck era presente il gruppo di lavoro, che vede come capofila CertotticaGroup con la Business Unit DolomitiCert, l’Università di Innsbruck (Istituto di Scienze dello sport) e l’Università di Padova (Gruppo di ricerca di Ingegneria dei polimeri e CESQA), per presentare al pubblico lo stato dell’arte del progetto.
Un concept innovativo per l’outdoor
EcoGRIP è più di una semplice calzatura; è un manifesto di sostenibilità applicato alla montagna. Il progetto si focalizza sullo studio di una “nuova concezione di calzatura sportiva per il mondo outdoor modulare, ad alte prestazioni e a minor impatto ambientale”. Mentre le attuali scarpe da hiking sono assemblate con materiali diversi e difficilmente separabili a fine vita, EcoGRIP introduce un concetto radicalmente diverso basato sul “Design for Disassembly” (progettazione per il disassamblaggio). La chiave è l’utilizzo di un unico materiale riciclato e riciclabile per suola e intersuola, derivato da gomma riciclata. Tale uniformità permette di eliminare le problematiche di separazione a fine vita.
L’innovazione più significativa risiede però nel fissaggio del blocco suola-intersuola alla tomaia tramite un sistema di accoppiamento intelligente, in grado di sostituire gli adesivi tradizionali. Non si tratta di un incollaggio permanente, ma di un processo progettato specificamente per la reversibilità controllata. Tale soluzione offre un duplice vantaggio cruciale: facilita la risuolatura, allungando la vita utile dello scarpone e agevola il riciclo chimico dei materiali a fine vita. Inoltre, consente il disassemblaggio anche durante la produzione, riducendo drasticamente gli scarti di produzione.
“Abbiamo mostrato per la prima volta al pubblico i nostri prototipi di suola per calzature outdoor, realizzati con materiale poliuretanico riciclato – ha spiegato Nicola Perotto, Group Research & Innovation Manager del Competence Hub Certottica Group – registrando l’interesse non solo degli utilizzatori finali, ma anche dei brand produttori di calzature presenti in fiera, a dimostrazione del grande interesse che i temi del riciclo e della sostenibilità ambientale riscuotono nel mondo degli sport di montagna e dell’outdoor”.
Ramona Schweitzer, project manager dell’Istituto di Scienze dello sport dell’Università di Innsbruck ha confermato come la presenza del progetto Interreg EcoGRIP ad AlpinMesse 2025 con uno stand dedicato è stata una grande e ottima opportunità: “Abbiamo potuto confrontarci direttamente con un pubblico specializzato; inoltre, come Università di Innsbruck abbiamo potuto presentare i risultati sperimentali e questo ci rende molto felici e orgogliosi”.
Prossima tappa: Montebelluna, cuore dello Sportsystem
Dopo il debutto a Innsbruck, EcoGRIP si prepara a un nuovo momento chiave: la presentazione finale a Montebelluna nel 2026, storica capitale della calzatura sportiva. “Come già fatto per il progetto Interreg GripAlp, la ricerca madre da cui è nato EcoGRIP, torneremo a Montebelluna per condividere i risultati della ricerca con le aziende del distretto – afferma Marco Calvi, Group Research & Innovation Manager –. È il luogo simbolo per l’innovazione del footwear, e vogliamo che i nostri partner industriali siano parte attiva di questo cambiamento”.
Il progetto “EcoGRIP – Studio di una nuova concezione di calzatura sportiva per il mondo outdoor modulare ad alte prestazioni e a minor impatto ambientale” è co-finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia Austria 2021-2027; vede coinvolti il Competence Hub Certottica Group di Longarone (Belluno) come capofila, il gruppo di ricerca di Ingegneria dei polimeri del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Padova, il CESQA – Centro Studi Qualità Ambiente l’Università degli Studi di Padova e l’Istituto di Scienze dello sport dell’Università di Innsbruck. Il progetto EcoGRIP si chiuderà nei primi mesi del 2026.




