Dati del Comparto Benessere

Comparto Benessere: dal 2015 triplicati i tatuatori, +65% le toelettature per cani e gatti

Crescono del 7,1% i servizi di estetica, manicure e pedicure, calano del 6,4% barbieri e parrucchiere. Luca Montagnin, Presidente di Cna Padova e Rovigo: «57 adempimenti amministrativi per aprire un’attività. Servono semplificazioni amministrative e uniformità nei percorsi di formazione e accesso al mercato»

Esplodono tatuatori e toelettature per cani e gatti, e anche i centri di estetica registrano una crescita significativa. Calano, invece, i saloni dedicati all’acconciatura. Questo il bilancio tracciato dall’Ufficio Studi di Cna di Padova e Rovigo, che ha scandagliato l’andamento, dal 2015 ad oggi, del comparto Benessere dell’artigianato padovano.

Nel complesso, il settore registra la presenza di 776 aziende per 1390 addetti, in leggera flessione rispetto al pre Covid (-1,1% e -3,0%) ma in crescita sul 2015 (+2,2% le aziende addirittura +11,4% gli addetti).

La rilevazione di Cna mette in luce una crescita molto marcata della presenza di tatuatori, che sono aumentati in maniera esponenziale: oggi contano in provincia di Rovigo 37 studi, il 68,2% in più rispetto al 2019 e addirittura 3 volte rispetto al 2015. Segno, probabilmente, di una moda che negli ultimi anni ha visto una crescita importante, accompagnata anche dal desiderio di scegliere, per questi servizi, persone qualificate e affidabili.

Allo stesso modo le toelettature per animali, 124 alla fine del 2023, segnano una crescita del 32% rispetto al 2019 e del +65% rispetto al 2015. Il trend è positivo anche per i centri di bellezza (estetica, manicure e pedicure), che contano più di 212 imprese per quasi 408 addetti: la crescita si aggira intorno all’1,4% dal 2019 e al 7,1% rispetto al 2015.

Numeri che raccontano di un comparto, quello dell’artigianato dedicato al benessere, vivace e che sa rispondere con prontezza alle mutevoli esigenze del mercato. E che, tuttavia, incontra anche molte difficoltà, di varia natura.

I saloni dedicati all’acconciatura, ad esempio, pur rimanendo molto numerosi (494 imprese per oltre 900 addetti) sono in calo del -6,6% rispetto al 2019, e del -6,4% rispetto al 2015. Un po’ diverso il trend degli addetti che, pure registrando una flessione importante rispetto al pre Covid (-9,4%) segna invece una crescita, minima ma significativa, se confrontato con il 2015 (+0,9%).

«Si tratta di un settore – spiega Luca Montagnin, Presidente di Cna Padova e Rovigo – che ormai da anni affronta problemi quali l’abusivismo, la carenza di addetti, problematiche legate alla formazione. Quest’ultimo tema, in particolare, è cruciale per questo settore, a maggior ragione in un momento storico in cui la difficoltà, per tutti, è reperire collaboratori qualificati».

Anche l’aspetto legato alla burocrazia e agli adempimenti normativi non è da sottovalutare.

«Nonostante le semplificazioni amministrative prodotte negli ultimi anni – sottolinea ancora Montagnin – abbiamo stimato che attualmente, per aprire una nuova attività nel settore benessere, sono necessari circa 57 adempimenti, tra richieste di abilitazioni, certificazioni e comunicazioni a vari enti. Questa complessità è in parte doverosa, visto che si tratta di un settore che lavora “sulla pelle”, in senso stretto, delle persone.

Tuttavia, a lato pratico, il dato di fatto è che oggi l’iter amministrativo per avviare un’attività è molto impegnativo».

Ci sono poi importanti questioni legate all’abilitazione e ai percorsi di formazione.

«Nel dettaglio – aggiunge il presidente di Cna Padova e Rovigo – il percorso per l’ottenimento dei requisiti all’abilitazione professionale è molto diverso, in termini di ore, da regione a regione. E proprio questa differenza crea un’ulteriore confusione amministrativa, poiché abilitazioni ottenute in una determinata regione, magari con meno ore obbligatorie, non sempre valgono qualora si decida di aprire l’attività in una regione diversa.

Sono necessarie leggi più omogenee a livello nazionale e vanno assicurate le risorse utili a garantire un livello di indirizzo unitario. Questo al fine di armonizzare i percorsi professionali previsti, la qualità della formazione e le possibilità di ingresso nel mercato».

Il comparto dell’estetica e benessere in provincia di Rovigo nel 2023

a confronto con il 2019 ed il 2015 – imprese e addetti

Valori Assoluti 2023 Variazioni %
Su 2019 Su 2015
Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti
Saloni di barbiere e parrucchiere 494 906 -6,6 -9,4 -6,4 +0,9
Servizi di estetica, manicure e pedicure 212 408 +1,4 +5,7 +7,1 +26,7
Attività di tatuaggio e piercing 37 40 +68,2 +90,5 triplicati quadruplicati
Cura degli animali da compagnia 33 36 +32,0 +38,5 +65,0 raddoppiati
ESTETICA E BENESSERE 776 1390 -1,1 -3,0 +2,2 +11,4

Elaborazioni Ufficio Studi CNA Padova e Rovigo su dati CCIAA Venezia Rovigo

Adempimenti burocratici per l’avvio dell’attività di impresa

ATTIVAZIONE ITER INIZIALE Ottenimento requisiti, identità digitale, iscrizioni preliminari ad enti preposti 14
IDONEITÀ PER SVOLGIMENTO ATTIVITÀ Abilitazione locali, certificazione impianti, gestione ambientale, assicurazioni, comunicazioni ad enti preposti 32
APERTURA ATTIVITÀ Accettazione comunicazioni da Enti preposti, adempimenti pubblicitari e di privacy, gestione fiscale 11

Elaborazioni Ufficio Studi CNA Padova e Rovigo su fonti varie

Percorso di istruzione e formazione professionale

Ore dei corsi per regione

REGIONE ORE
Bolzano 1394
Friuli Venezia Giulia 1200
Veneto 1100
Trento 1066
Abruzzo 1056
Lazio 1056
Sicilia 1056
Calabria 1000
Emilia Romagna 1000
Valle d’Aosta 1000
Umbria 990
Toscana 990
Sardegna 990
Puglia 990
Piemonte 990
Molise 990
Marche 990
Lombardia 990
Liguria 990
Campania 990
Basilicata 198

Osservatorio Burocrazia Cna – 2024

 

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Fonte: Ufficio stampa Cna Padova e Rovigo

 

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