Green Building Conference & Expo 2025: La Sostenibilità Edilizia

Share

Green Building Conference & Expo 2025: la sostenibilità edilizia protagonista all’M9 di Mestre

È in corso all’M9 Museo del ’900 di Mestre la prima giornata della Green Building Conference & Expo 2025, evento di riferimento per il mondo delle costruzioni sostenibili, promosso dal Venetian Green Building Cluster, co-organizzato dall’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Venezia e dall’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia. L’evento è patrocinato da Comune di Venezia, Camera di Commercio di Venezia Rovigo, AiCARR Cultura e Tecnica per Energia Uomo e Ambiente, ANCE, Cluster Nazionale Energia, Green Building Council Italia. Sponsor dell’evento: Fondazione Universitaria IUAV, Sauter, Wolf System, Rodl & Partner, R2M Research to Market Solution, Stiferite, Divisione Energia, Chapter Veneto Friuli-Venezia Giulia di GBC Italia, ESTPRO, MR Energy Systems, Mungo, Thetis, iNest; partner scientifici: IUAV, Green Building Council Italia Chapter Veneto Friuli-Venezia Giulia, Re+Build.

Dopo l’introduzione alla conferenza, affidata a Mauro Roglieri, Vicepresidente e Cluster Manager di Venetian Green Building Cluster, e i saluti istituzionali delle autorità presenti e dei rappresentanti dei soci del consorzio VeGBC, la mattinata si è aperta con la sessione dedicata al “Quadro di riferimento macroeconomico: scenari di sviluppo del settore”. Il dibattito, moderato da Ezio Micelli (IUAV), ha visto la partecipazione di Giorgio Bertinetti (Professore Ordinario dell’Università Ca’ Foscari), Simone Venturini (Assessore Coesione Sociale, Politiche della Residenza, Sviluppo Economico del Comune di Venezia), Francesca Federzoni (Vicepresidente OICE con delega alla sostenibilità), che hanno analizzato le sfide del comparto tra crisi geopolitiche, politiche energetiche, nuove strategie per la decarbonizzazione al 2050, crisi demografica, mutamento negli approvvigionamenti energetici nazionali e frammentazione del settore artigianale.

A seguire, la tavola rotonda “Le città al centro delle transizioni, tra rigenerazione urbana, resilienza, performance ambientali e benessere sociale”, moderata dalla giornalista Paola Pierotti (PPAN), ha posto al centro il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del cambiamento climatico, delle nuove dinamiche abitative, dell’invecchiamento della popolazione, della diminuzione della sicurezza personale, della fragilità delle infrastrutture e del superamento della povertà energetica. Tra gli interventi, Andrea Staccione (CMCC Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Sebastiano Carrer (Thetis), Andrea Micalizzi (Vicesindaco, Assessore ai Lavori Pubblici Edilizia Comunale del Comune di Padova), Giorgia Maschera (Assessore all’Ambiente, Transizione Ecologica, Smart City, Green City, Comune di Dolo), Roberto Beraldo (Presidente dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Venezia), Mariano Carraro (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia) e Ludovico Centis (Università di Trieste) hanno discusso strumenti e politiche per rendere le città più resilienti, efficienti e vivibili.

Nel pomeriggio, il programma prosegue con la sessione “Gli strumenti per la transizione”, moderata da Andrea Grigoletto (Fondazione Fenice Onlus), che approfondisce soluzioni come il Conto Termico 3.0, le Comunità Energetiche Rinnovabili, i nuovi strumenti contrattuali, pubblici e privati, per la transizione e le piattaforme open-source per l’analisi energetica urbana, con gli interventi degli esperti: Eleonora Egalini e Simona Cappellino (GSE), Paolo Zangheri di ENEA, Francesca Zantedeschi della Regione del Veneto, Svenja Bartels, Managing Partner di Rödl & Partner, Khajedehi M.H. dell’Università di Padova, Mauro Gaggiotti di e-Nostra e Raffaele Borgini di Cluster-ER.

Parallelamente, a Corte Legrenzi, la visita guidata “The HuB – Human Bits: l’innovazione sostenibile riqualifica la città” offre ai partecipanti un’immersione nel laboratorio Fablab Venezia, esempio concreto di rigenerazione urbana e progettazione digitale. La visita è un’opportunità per approfondire le potenzialità delle tecnologie di fabbricazione digitale per una progettazione sostenibile e futuribile nell’ambito delle costruzioni e del design. La giornata prosegue con due focus tematici dedicati all’innovazione tecnologica e alla tutela del patrimonio culturale. La sessione “L’intelligenza artificiale a servizio della filiera, dalla progettazione alla costruzione”, moderata da Mauro Roglieri, vede protagonisti Mario Ambrogi (Open Building), Guido Davoglio (Sauter Italia), Giuseppe Scarpi (R2M Solutions), Federico Costa (Cardinal), Nicola Sandon (Rödl & Partner) e Giovanni Ciampi (ACCA Software), in un confronto sull’impatto delle nuove tecnologie nei processi progettuali e costruttivi, sempre più arricchiti da strumenti digitali avanzati — BIM, scansioni 3D, realtà aumentata e intelligenza artificiale — a supporto progettazione, manutenzione e lavori.

In parallelo, la sessione “Adattarsi a un clima che cambia: un approccio per la conservazione del Patrimonio Culturale. Il caso Venezia”, curata da Francesco Trovò (IUAV), riunisce accademici e istituzioni per discutere le strategie di protezione della città lagunare dagli effetti del cambiamento climatico. Tra gli interventi: Massimiliano De Martin (Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata e Ambiente del Comune di Venezia), Elena Ostanel e Stefania Marini (IUAV), Massimo Gattolin e Claudia Ferrari (Settore Bonifiche e valutazioni ambientali del Comune di Venezia), Francesco Trovò, Greta Bruschi ed Enrico Gobbi (IUAV Venezia), Alessandra Bonazza (CNR-ISAC), Pierpaolo Campostrini (CORILA), Paola Mercogliano, Ilenia Manco e Marcello Lotti (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Caterina Balletti (IUAV Venezia), Nur Umar (Adana University – Turchia).

Le minacce climatiche, infatti, stanno modificando il modo di vivere e la forma delle città, incidendo anche sulla conservazione del patrimonio culturale. Venezia, simbolo universale di questa sfida, deve oggi trasformare la protezione garantita dal Mo.S.E. in un’occasione per sviluppare strategie e tecnologie capaci di affrontare rischi sempre più complessi. Su questi temi si concentra la convenzione scientifica tra l’Università Iuav e il Comune di Venezia, presentata nel corso della sessione.

La prima giornata si conclude con una visita guidata gratuita al Museo M9 e una cena di networking riservata ai partecipanti, occasione per approfondire i temi emersi e creare nuove collaborazioni tra imprese, istituzioni e mondo della ricerca.

I lavori proseguiranno con le sessioni dedicate all’evoluzione degli strumenti di misurazione delle performance del Green Building, alle tecnologie innovative per l’edilizia sostenibile, ai sistemi di accumulo energetico, ai casi studio su edilizia, digitalizzazione e resilienza urbana, e con il panel conclusivo “Prospettive future e ringraziamenti”, che vedrà gli interventi di Ezio Micelli, Mauro Roglieri, Vicepresidente di Venetian Green Building Cluster e coordinatore VeGBC, e Piercarlo Romagnoni (IUAV).

Info e partecipazione

Il programma completo è disponibile nel sito ufficiale dell’evento: https://gbce.vegbc.org

Segue nelle prossime pagine l’analisi dei dati del comparto Costruzioni del Veneto.

Green Building Conference & Expo 2025 | Costruzioni in Veneto: un comparto in trasformazione tra rallentamenti congiunturali e nuove opportunità di crescita

Il settore delle costruzioni in Veneto si presenta alla Green Building Conference & Expo 2025 come un comparto in profonda trasformazione. Negli ultimi dieci anni (2015–2024) il numero complessivo di imprese attive è sceso da 72.028 a 68.493 unità (-4,9 per cento), evidenziando un processo di selezione e concentrazione del mercato.

Quadro Macroeconomico

L’intervento di Giorgio S. Bertinetti, professore ordinario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha tracciato un quadro chiaro degli scenari macroeconomici destinati a ridefinire il futuro delle costruzioni. Il settore è attraversato da trasformazioni profonde legate a dinamiche demografiche, tecnologiche e finanziarie: il calo della popolazione giovanile e l’aumento dei nuclei unipersonali stanno modificando la domanda abitativa e la configurazione degli spazi urbani, aprendo nuove nicchie di mercato legate alla concentrazione della ricchezza, alla mobilità studentesca e a soluzioni integrate e sostenibili. Anche il comparto commerciale cambia volto, trainato dalla diffusione dello smart working e dalla crescente domanda di competenze digitali. La carenza di figure qualificate rappresenta una sfida per le imprese, che devono rafforzare capacità innovative e attrattività. Sul fronte normativo e finanziario, la riduzione degli obblighi legati alla direttiva europea sulla sostenibilità e il razionamento del credito spingono verso strumenti alternativi come supply chain finance e crowdfunding.

La produttività del settore cresce grazie all’innovazione e alla digitalizzazione, con il BIM e l’intelligenza artificiale sempre più centrali per migliorare efficienza e competitività lungo l’intera filiera. In questo contesto, il comparto delle costruzioni è chiamato a ripensare modelli e strategie, puntando su innovazione, qualità ed efficienza per rispondere alle sfide del mercato e guidare la transizione verso un futuro sostenibile.

I Dati del comparto costruzioni in Veneto

Allo stesso tempo, però, cresce il peso delle realtà più strutturate e delle società di capitale (+42,3 %), segnale di un settore che evolve verso modelli organizzativi più solidi, innovativi e competivi. Le società di capitale, oggi oltre 20.600, rappresentano il 30,1 % del totale e sono la componente più dinamica della filiera.

Il tessuto imprenditoriale delle costruzioni, tuttavia, rimane a prevalenza di imprese individuali (57,1 %), pur in calo del -13,9 % rispetto al 2015. In flessione anche le società di persone (-27,7 %) e le altre forme giuridiche (-27,8 %). Sul fronte dimensionale, inoltre, il comparto è ancora dominato da microimprese con uno o due addetti. Sono le imprese più strutturate a mostrare i tassi di crescita più alti: tra il 2015 e il 2024, quelle con 20–49 addetti sono aumentate del +66,6 %, quelle con 50–99 addetti del +63,3 %, e le grandi imprese con oltre 500 addetti del +116,3 %.

Distribuzione regionale

La distribuzione provinciale vede Padova (20 %) e Verona (19 %) in testa per numero di imprese, seguite da Treviso (18 %) e Venezia (17 %). Vicenza rappresenta il 17 % del totale regionale, mentre Rovigo (5 %) e Belluno (4 %) restano le province meno rappresentative. Nel decennio 2015–2024, tutte le province registrano cali, ma con intensità diverse: Belluno (-12,3 %), Rovigo (-16,9 %) e Verona (-8,8 %) sono le più penalizzate, mentre Venezia resiste meglio (-4 %).

Congiuntura 2025

Secondo l’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere, il secondo trimestre del 2025 mostra un +0,4 % del fatturato rispetto al trimestre precedente, nonostante la fine delle detrazioni fiscali legate al Superbonus 110 % abbia generato un rallentamento generalizzato. Il calo su base annua è -0,8 %, in continuità con la fase negativa del 2024. Le imprese artigiane risultano più penalizzate (-1,5 %) rispetto a quelle non artigiane (-0,1 %), ma le prospettive per il terzo trimestre restano positive: il saldo tra ottimisti e pessimisti sulle aspettative di fatturato è +6,9 punti percentuali, e sale a +13,6 punti percentuali per le imprese non artigiane e a +19,5 % per quelle di grandi dimensioni.

Occupazione in crescita

Nel secondo trimestre del 2025 l’occupazione nel settore costruzioni cresce del +0,4 % su base annua. Le province più dinamiche sono: Treviso +4,1 %, Verona +3 %, Vicenza +2,6 %. Al contrario, Rovigo (-4,9 %), Padova (-2,2 %) e Belluno (-1,5 %) mostrano flessioni occupazionali.

In totale, il Veneto conta circa 12.330 imprese attive nel comparto e una domanda di manodopera qualificata elevata, che rappresenta uno dei principali limiti alla crescita sostenuta.

Prospettive per il 2026

Le previsioni per il settore nel 2026 indicano una lenta ripresa, con il PIL regionale atteso in aumento dello +0,8 % e la produzione nel comparto costruzioni stimata a +0,7 %. A trainare la crescita saranno soprattutto grandi opere infrastrutturali, riqualificazione energetica e restauro urbano. Restano tuttavia sfide rilevanti: carenza di manodopera qualificata, aumento dei costi delle materie prime, inflazione e incertezze geopolitiche, oltre alla fragilità idrogeologica del territorio. I fondi PNRR e UE, pari a circa 8,3 miliardi di euro nel periodo 2023–2026, rappresentano un’opportunità chiave per sostenere la transizione.

Il quadro che emerge è quello di un comparto che, pur attraversando una fase di rallentamento ciclico, sta evolvendo verso strutture più solide e innovative. Il settore costruzioni veneto si prepara così ad affrontare le sfide della transizione energetica e digitale, della rigenerazione urbana e della resilienza climatica, temi centrali della Green Building Conference & Expo 2025, in corso il 15 e 16 ottobre all’M9 Museo del ’900 di Venezia Mestre.

condividi su:

Immagine di La Redazione
La Redazione

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI