Molino Rossetto SpA

Share

Molino Rossetto SpA: l’innovazione come cultura d’impresa

La CEO Chiara Rossetto: “Ricerca, sostenibilità e collaborazioni strategiche sono le nostre leve per crescere e rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori”.

Innovazione e ricerca non sono più semplici strumenti, ma veri e propri assi portanti della competitività. Nel settore agroalimentare, dove i cambiamenti nei consumi e la spinta verso la sostenibilità impongono alle imprese di ripensare prodotti e processi, la capacità di anticipare le trasformazioni è ciò che distingue chi cresce da chi resta indietro. È la strada seguita da Molino Rossetto, storica azienda veneta che ha scelto di costruire la propria strategia intorno a un concetto ampio e trasversale di innovazione.

«Per noi innovazione e ricerca non significano soltanto introdurre nuovi prodotti sul mercato – spiega Chiara Rossetto, Amministratore Delegato e CEO – ma rappresentano un modo di pensare e di operare che guida ogni scelta quotidiana». È un approccio culturale prima ancora che tecnologico, che nasce dall’ascolto costante del mercato e dall’attenzione ai consumatori. «L’obiettivo – prosegue – è trasformare non solo i cereali, ma anche i processi, i modelli organizzativi e le abitudini alimentari, mantenendo sempre al centro qualità, sicurezza e benessere delle persone».

Chiara Rossetto

Il cuore di questa strategia è il RED Innovation Lab, il centro interno di ricerca e sviluppo che coordina le attività di sperimentazione, selezione varietale e sviluppo di nuovi ingredienti. Qui si progettano e testano soluzioni capaci di rispondere alle nuove domande del mercato e di anticiparne l’evoluzione. «Il dialogo con università, centri di ricerca e partner industriali – sottolinea Rossetto – ci consente di accelerare i processi e sviluppare soluzioni sempre più avanzate. Crediamo fortemente nel valore della collaborazione, perché la contaminazione di idee è un motore fondamentale della ricerca applicata».

Sul fronte dei prodotti, l’azienda ha scelto di concentrarsi su comparti ad alto potenziale, come le farine speciali e quelle senza glutine, ma anche di esplorare nuovi segmenti legati ai trend emergenti. È il caso di BIGOOD, linea plant based che punta su alimenti funzionali e gustosi, o delle Cup ready to eat, ricette vegetali ad alto contenuto proteico e di fibre pensate per uno stile di vita veloce ma consapevole. «Le abitudini dei consumatori stanno cambiando rapidamente – osserva Rossetto – e il nostro compito è intercettare questi bisogni offrendo soluzioni che uniscano praticità, benessere e sostenibilità».

Il tema della sostenibilità rappresenta un altro asse centrale della strategia di Molino Rossetto, non solo per quanto riguarda i processi produttivi ma anche per il packaging. Un esempio è l’Eco Pack, soluzione pionieristica per il settore delle farine: il tappo “apri e chiudi” mantiene il prodotto fresco più a lungo e riduce gli sprechi, mentre l’imballaggio è riciclabile e facile da utilizzare. «Il nostro impegno – afferma – è accompagnare il consumatore con proposte buone, pratiche e rispettose dell’ambiente. La qualità e la tracciabilità delle materie prime, selezionate con cura e di origine italiana quando possibile, restano per noi imprescindibili».

Anche le nuove linee come Zero Sbatti rispondono alla domanda di semplicità e trasparenza: pochi ingredienti, istruzioni chiare e tempi ridotti. «La chiarezza e l’essenzialità – spiega Rossetto – sono oggi valori fondamentali per chi acquista, e vogliamo tradurli in prodotti che migliorino davvero l’esperienza quotidiana».

Ma l’innovazione per Molino Rossetto non riguarda solo prodotti e processi: passa anche da un’evoluzione organizzativa. L’azienda ha avviato un rafforzamento della propria struttura manageriale, con business unit specializzate e una cultura diffusa della responsabilità. In parallelo, prosegue l’ammodernamento degli impianti con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla digitalizzazione, elementi imprescindibili per competere su scala globale. «Guardiamo al futuro con un piano industriale ambizioso – conferma la CEO – basato su due direttrici principali: il rafforzamento organizzativo e gli investimenti tecnologici».

Questa visione si inserisce nel contesto di profonda trasformazione che sta interessando l’agroalimentare italiano. L’evoluzione dei consumi, la transizione ecologica e digitale e l’accesso a strumenti finanziari come PNRR e fondi europei richiedono alle imprese di saper fare rete. «La collaborazione tra pubblico e privato e la sinergia con il mondo della ricerca – conclude Rossetto – sono leve fondamentali per trasformare le sfide in opportunità e consolidare un modello di sviluppo sostenibile e competitivo».

L’ambizione dichiarata è quella di continuare a crescere mantenendo salde le radici. «Vogliamo innovare senza perdere la nostra identità – afferma – offrendo ai consumatori soluzioni che uniscano tradizione, gusto e sostenibilità, con la stessa passione che ci guida da sempre». Una sintesi tra passato e futuro che rappresenta oggi uno dei principali vantaggi competitivi per chi, come Molino Rossetto, punta a rafforzare il ruolo del made in Italy agroalimentare sui mercati internazionali.

condividi su:

Immagine di Giancarlo Pergallini
Giancarlo Pergallini
Giancarlo Pergallini - Collaboratore

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI