T2I supporta PMI e nuove generazioni con il progetto IP Enjoy(!)er

Brevetti e Proprietà Intellettuale: T2I al fianco delle PMI e delle nuove generazioni con il progetto IP Enjoy(!)er per promuovere l’innovazione

  • T2i è capofila del progetto europeo IP ENJOY(!)ER, nato con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani under-35 sui temi della proprietà intellettuale, fondamentali per tutelare e valorizzare il potenziale delle PMI del territorio
  • Lanciati pochi giorni fa i bandi Brevetti+, Disegni+, Marchi+: 32 i milioni di euro stanziati nel 2024 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Ammonta a 32 milioni di euro lo stanziamento complessivo definito per il 2024 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per agevolare i progetti delle PMI, valorizzandone la proprietà intellettuale.

Un’opportunità, quella offerta dai tre bandi pubblicati pochi giorni fa (Brevetti+ – 20 milioni di euro; Disegni+ – 10 milioni di euro; Marchi+ – 2 milioni di euro), finalizzata a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle imprese, che si somma alle numerose attività messe in campo anche quest’anno da t2i – trasferimento tecnologico e innovazione per le aziende del territorio.

La società consortile partecipata dalle Camere di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti, di Verona e di Venezia-Rovigo è da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale. Quest’anno, nello specifico, t2i è capofila di un’iniziativa volta a sensibilizzare su questi temi i giovani under 35: si tratta di IP ENJOY(!)ER, progetto europeo co-finanziato nell’ambito del programma EUIPO Ideas Powered GR/003/23, che vede tra i partner anche la Camera di Commercio di Padova, la Camera di Commercio della Slovenia e il Centro di sviluppo per PMI di Maramures (Romania).

Il progetto coinvolge stakeholder locali e aspiranti imprenditori e prevede una serie di iniziative interattive pensate per informare e coinvolgere i giovani. Tra queste: eventi dedicati, workshop e video informativi sviluppati per semplificare i concetti legati alla Proprietà Intellettuale e renderli accessibili a tutti.

Attraverso il progetto IP ENJOY(!)ER, il nostro obiettivo è quello di avvicinare le nuove generazioni al mondo della proprietà intellettuale, un ambito spesso percepito come distante, ma che riveste un’importanza cruciale per il futuro delle loro idee e della società nel suo complesso. Riteniamo che sia essenziale educare i giovani al valore dell’innovazione e alla necessità di proteggere il proprio capitale intellettuale, fornendo loro gli strumenti per riconoscere e tutelare il frutto della loro creatività – afferma Roberto Santolamazza, direttore di t2i.

L’impegno di t2i per la tutela della proprietà intellettuale non si ferma a IP ENJOY(!)ER: dal 2020 il centro di competenza della società consortile è infatti membro del Comitato di Transizione PatLib 2.0, incarico conferito dall’Ufficio Europeo Brevetti (EPO) per l’elevata qualità dei servizi offerti alle PMI e l’intensa attività in materia di diffusione della cultura della Proprietà intellettuale.

La proprietà intellettuale costituisce inoltre una delle aree principali dei servizi offerti da t2i: al 2023 sono oltre 1.800 le realtà imprenditoriali supportate nella costruzione di competenza in materia, 596 le ricerche documentali e servizi a supporto della strategia di esclusiva erogati, mentre 76 sono state le imprese direttamente assistite per la presentazione della domanda di contributo per i bandi europei Misura Sme Fund e ministeriali Marchi+.

La proprietà intellettuale non è solo un asset legale, ma una leva strategica per promuovere la crescita personale e professionale, oltre a rappresentare un’opportunità significativa per lo sviluppo economico del nostro Paese. Iniziative come IP ENJOY(!)ER, ma anche il bando ministeriale Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ sottolineano ulteriormente l’importanza di tutelare queste risorse per favorire l’innovazione nelle imprese, e formare giovani consapevoli di queste dinamiche significa investire sul futuro dell’innovazione e della competitività” – conclude Roberto Santolamazza.

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