Verona, al via la campagna sperimentale di comunicazione digitale

Turismo smart e più consapevole. Al via la campagna sperimentale di comunicazione digitale integrata di Verona città UNESCO

Dalla misurazione e analisi dei flussi turistici alla creazione di una nuova e mirata esperienza di visita del patrimonio culturale cittadino. A questo punta l’innovativo progetto ‘Turismo Smart – città patrimonio mondiale UNESCO’, volto a formulare in particolare soluzioni nuove per decongestionare le aree critiche di alcuni punti di interesse storico-culturale della città, allungare la permanenza media dei visitatori e migliorare l’esperienza di visita.

Come distribuire meglio i flussi turistici? Il Comune di Verona, partendo dai dati, avvia una campagna sperimentale di comunicazione, con l’obiettivo di indirizzare i flussi dei visitatori e di incoraggiarli a vivere un’immersione culturale a 360 gradi nella città Unesco, valorizzando tutti i siti nella loro anima storico-culturale.

SMART Verona rappresenta un’iniziativa pioneristica e inedita, in grado di aprire numerose strade e offrire spunti per un futuro più SMART.

“La gestione efficace dei flussi turistici si basa sulla conoscenza dei fenomeni, sulla collaborazione tra i diversi attori e sulla disponibilità a sperimentare nuove vie – sottolinea l’assessora alla Cultura Mata Ugolini -. Con il progetto ‘Smart Verona’, abbiamo messo in pratica questi principi. Grazie all’Università di Verona e a Maxfone si è realizzata una piattaforma di dati integrati che fornisce informazioni non rilevabili dalle statistiche tradizionali. Questo ci offre una visione più completa e dettagliata dei comportamenti del turista, consentendoci di prendere decisioni più informate.

Inoltre, abbiamo sperimentato un tipo di comunicazione attuale, integrando strumenti online con cartellonistica digitale, con l’obiettivo di educare i visitatori a un’esperienza più consapevole. Il successo di questa iniziativa – precisa l’assessora Ugolini – è stato reso possibile grazie alla collaborazione di numerosi partner, tra cui Destination Verona & Garda, i Musei Civici, AMT3, dei content creator nonché l’Università di Verona e Maxfone, prima ricordate, dimostrando la forza di un lavoro di rete che intendiamo ampliare ulteriormente. I risultati di questa sperimentazione avranno un valore duraturo, potranno servire da modello per future iniziative, contribuendo a una valorizzazione del territorio più intelligente e sostenibile”.

La campagna si avvale di una nuova piattaforma tecnologica che monitora – in modo aggregato e anonimo – i dati relativi ai movimenti di turisti e visitatori in giornata e ai loro contenuti digitali.

Si tratta di un progetto innovativo per la nostra città, reso possibile dal finanziamento del Ministero del Turismo per i siti UNESCO e le città creative erogato con bando pubblico del 4 marzo 2022.

Uno sforzo concreto e congiunto di armonizzare i flussi di turisti e visitatori, rendendo il turismo più Sostenibile, Memorabile, Autentico, Rispettoso e Tracciabile (SMART).

Il progetto è SMART in quanto si avvale di una piattaforma integrata, o datalake, con dati relativi all’esperienza di visita della città. SMART Verona nasce dunque per dotare il Comune di Verona di una piattaforma digitale, digital datalake, progettata per monitorare e interpretare una grande quantità di dati (Big Data) sul comportamento di turisti e visitatori. Si tratta quindi di un progetto interamente data driven, ovvero un approccio che utilizza l’analisi dei dati per guidare le scelte, ottimizzare processi e misurare i risultati. I dati non sono solo numeri ma anche sentiment, opinioni, trend con #Verona. Grazie all’innovativa piattaforma, SocialMeter, il Comune viene ad avere a disposizione dati in tempo quasi reale su mobilità e parlato digitale della città scaligera.

Questi risultati potranno essere valorizzati e condivisi con gli operatori del turismo e dei molti settori collegati, e potranno fare da modello per altre iniziative legate alla valorizzazione del territorio.

Il progetto si struttura su tre fasi.

La prima fase ha visto lo sviluppo e l’implementazione di una piattaforma di dati, il digital datalake, ora a disposizione del Comune. La piattaforma integra dati di mobilità con dati aggregati e anonimizzati provenienti da social media e web analytics, permettendo così di conoscere le esigenze dei visitatori e della città stessa, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

Monitorati in particolare otto punti di interesse in città: Torre dei Lamberti (Piazza Erbe); Arche Scaligere (Casa di Romeo); Ponte Pietra (Teatro Romano); Arena; Castelvecchio; Duomo; Tomba di Giulietta.

La seconda fase ha previsto l’ideazione di un piano di comunicazione digitale e multicanale, creato sulla base dei dati e delle informazioni analizzati nella fase precedente.

La terza fase consiste nella sperimentazione di tattiche di comunicazione digitale, che impiega messaggi semplici come “prenota online”, “entra nella Casa di Giulietta, scopri la storia di Verona”, “scopri la Tomba di Giulietta”, “Benefici della Verona Card”, “Scopri Verona Città Unesco”; viene veicolata sui canali istituzionali, tre profili, due social network IG e FB, vengono raggiunte quasi 45mila persone; viene veicolata anche tramite i canali i due influencer del territorio, Stefano Cantiero e Matteo Guidotto, che tramite i loro profili social raggiungono più di 150mila persone.

La campagna di comunicazione consta di:

  • una campagna di comunicazione su 27 ledwall/totem digitali collocati in punti strategici nel Comune di Verona, a cui si aggiunge il nuovo ledwall di Parcheggio Centro, con la collaborazione di AMT3;
  • una campagna di comunicazione social sul canale ufficiale di destinazione VisitVerona.it, in collaborazione con la Destination Verona Garda Foundation, e i canali istituzionali dei Musei Civici e del Comune di Verona;
  • collaborazioni social con content creators che promuovono il messaggio in modo autentico.

“Il progetto SMART Verona è innovativo per diversi aspetti – spiega la referente scientifico del progetto Smart Verona e professoressa del dipartimento di Management dell’Università di Verona Paola Signori -. La nuova piattaforma ci offre dati aggiornati e molto vari, provenienti da diverse fonti, offrendo informazioni inedite e non tracciabili dalle tradizionali statistiche del turismo. La sperimentazione digitale è collegata e comprende decisioni ‘data-driven’, ovvero le azioni sono definite in base alle informazioni reali basate sull’osservazione del comportamento dei visitatori. La nuova campagna di comunicazione adotta inoltre un nuovo stile, in linea con il parlato digitale e il pubblico di riferimento, e integra tra loro media di diversi attori del turismo. Per far ciò si è lavorato in stretta collaborazione con alcuni attori del turismo veronese, e altri saranno coinvolti nelle prossime fasi realizzando una nuova sinergia di valore per la città, i cittadini e i visitatori”.

Il progetto è stato avviato agli inizi del 2024. La piattaforma è stata attivata agli inizi del 2025.

La realizzazione della campagna deriva dall’azione congiunta del Comune di Verona, Assessorato alla cultura al turismo e ai rapporti con l’UNESCO in collaborazione con diverse entità: il Dipartimento di Management dell’Università di Verona per il coordinamento scientifico, Maxfone srl Società Benefit e di WindTre Business in qualità di partner tecnologici, la Destination Verona & Garda Foundation per la parte prettamente turistica, AMT 3 per il supporto di visibilità, i Musei Civici di Verona per la promozione del patrimonio culturale e alcuni content creators locali, per il loro contributo alla narrazione.

Dichiarazioni

“Un passo concreto verso l’integrazione di strumenti digitali per la valorizzazione e promozione turistica della città” afferma Ettore Napione, coordinatore progetto Smart Verona responsabile Ufficio UNESCO del Comune.

“La piattaforma – spiega Paolo Errico, Maxfone – che abbiamo sviluppato insieme al Comune di Verona e all’Università offre uno sguardo privilegiato sui comportamenti dei visitatori: come si muovono, cosa raccontano, come vivono l’esperienza. In una città SMART, il turismo si governa con l’intelligenza dei dati. Questo permette di passare da politiche basate sull’intuito a scelte fondate su informazioni reali, con l’obiettivo di gestire in modo sostenibile un patrimonio culturale e sociale unico al mondo”.

“Il Dipartimento di Management dell’Università di Verona – precisa la direttrice del Dipartimento di Management Chiara Leardini – è da sempre un partner attivo per lo sviluppo del territorio scaligero. La nostra missione si fonda sull’integrazione tra ricerca scientifica, formazione di qualità e collaborazione con le istituzioni e il tessuto economico locale. In quest’ottica, partecipare al progetto SMART Verona rappresenta per noi un esempio concreto di come l’Università possa contribuire a costruire politiche pubbliche innovative, basate sull’analisi dei dati e sull’ascolto dei bisogni reali della città. L’approccio data-driven adottato permette di affrontare con strumenti scientifici il tema del turismo sostenibile, valorizzando in modo più intelligente e consapevole il patrimonio culturale della città”.

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La Redazione

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