ZLS Polesine, le imprese ci sono

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La Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia – Rodigino non è solo sulla carta: nel Polesine le imprese stanno investendo, e con decisione. Ma per coglierne appieno i benefici servono continuità, chiarezza e una strategia condivisa.

A prendere posizione è Carlo Scabin, Vicepresidente per il Territorio di Rovigo di Confindustria Veneto Est, che interviene per correggere alcune letture recenti, a suo avviso troppo parziali, sulla reale efficacia dello strumento.

«Le analisi che si basano esclusivamente sulle richieste pervenute allo sportello SUAP regionale restituiscono un’immagine incompleta, che rischia di scoraggiare investitori e operatori economici» – afferma Scabin.

Il motivo è tecnico ma fondamentale: non tutti gli investimenti passano attraverso il SUAP. Anzi, gran parte degli investimenti in beni strumentali – come macchinari e impianti destinati ad attività produttive già esistenti o nuove – vengono comunicati direttamente all’Agenzia delle Entrate. E proprio lì, evidenzia Scabin, si stanno registrando segnali importanti.

«Le imprese hanno già trasmesso entro il 23 giugno i propri piani di investimento. Il passo successivo sarà la conferma o modifica degli importi entro il 15 novembre, poi l’Agenzia definirà con decreto l’entità dei crediti d’imposta. Ma sappiamo che nel Polesine sono in corso operazioni significative, anche se ancora non ufficialmente visibili nei canali amministrativi più noti».

L’appello di Confindustria Veneto Est è chiaro: la ZLS è una grande opportunità, ma ha bisogno di stabilità normativa e di una prospettiva almeno triennale sul credito d’imposta. Senza certezze temporali, infatti, il rischio è che gli investitori restino alla finestra.

«Oggi più che mai dobbiamo lavorare insieme: istituzioni, imprese, sindacati e comunità locali. Solo unendo gli sforzi possiamo far sì che la ZLS esprima tutto il suo potenziale e che il Polesine torni ad essere percepito come un territorio attrattivo per l’industria e la logistica».

Ma per fare davvero la differenza servono anche condizioni al contorno più favorevoli: infrastrutture adeguate, logistica efficiente, semplificazione amministrativa. «La ZLS – conclude Scabin – può diventare il motore di un nuovo sviluppo. Ma servono visione, coordinamento e un impegno corale. Abbiamo davanti più di quattro anni: usiamoli bene».

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Immagine di La Redazione
La Redazione

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